“La bellezza trascurata e un po’ agée di Murat continua a stupire in ogni suo scorcio. Girare tra le strade e le traverse murattiane porta automaticamente a rallentare il passo in cerca di punti di riferimento.
Per Guido Guerrieri questi approdi hanno una funzione quasi analgesica sui tumulti che lo agitano e le estremità caratteriali che lo contraddistinguono; se sistemare la scrivania del suo studio ha un effetto disciplinante, cucinare un buon piatto di pasta per sé è un atto d’amore, girare per Murat lo focalizza nel senso della fuga “ordinata”, e rappresenta una sorta di giustificazione, come a dire: “sto scappando, sì, ma lo faccio con metodo e criterio”, perché le strade di Murat formano quadrati precisi e imbrigliano Bari dandole una disciplina, appunto”( Micaela Di Trani, A BARI, I luoghi di Gianrico Carofiglio).
Sabato 25 marzo alle ore 10.30. Partiremo dal sagrato della Chiesa di S. Ferdinando, angolo Via Sparano/Via Abate Gimma. “La libreria preferita di Guido è un anomalo rifugio in via Abate Gimma. Carofiglio non ce ne svela mai l’ubicazione precisa, ma che sia dentro Murat è chiaro, data la facilità con cui Guido ci approda durante brevi passeggiate, in fughe dal lavoro e soprattutto nelle più romanzesche passeggiate notturne. E’ l’Osteria del Caffellatte .. “( Micaela Di Trani).
Proseguiremo, poi, per Corso Vittorio Emanuele, fermandoci davanti al Teatro Piccinni. Nuova tappa i Piazza Garibaldi  Casa dell’infanzia di Guido), da cui prenderemo Via Manzoni per girare in Via Putignani (Primo studio di Guido, prima di trasferirsi in Piazza Mercantile) e terminare Da El Focacciaro, in Via Cognetti, passando davanti al Petruzzelli, in prossimità del quale Guido abita in un appartamento al terzo piano, da quando Sara, sua moglie, l’ha lasciato.
La focaccia barese … è una delle cose più buone al mondo. … Ci sono quelle sottili e croccanti, quelle alte e soffici, quelle con l’aggiunta delle patate e del rosmarino e molte altre varianti. ..”(Né qui né altrove)